I tessuti utilizzati sono realizzati in poliammide (82-81%) con effetto “mano pesca” ed elastan (19-20%). L’effetto “mano pesca” dona un tocco morbido e vellutato, piacevole al tatto come una seconda pelle. I nostri tessuti sono trattati con processi antibatterici e idrofili che forniscono una protezione naturale contro gli odori, inibiscono la proliferazione di germi e batteri, migliorano la traspirazione e garantiscono freschezza.

Le schiume sono completamente certificate e non creano alcun problema a diretto contatto con la pelle. L’alta qualità delle nostre schiume poliuretaniche consente la loro lunga durata e un minimo deterioramento, a differenza di altre schiume comuni presenti nel mercato. Le densità maggiormente utilizzate sono 80 – 100 – 120 Kg / m3 in vari spessori.

Grazie alle ultime innovazioni presenti nel mondo delle schiume poliuretaniche, si è riusciti a combinare schiume di differenti densità e caratteristiche per poter creare dei nuovi materiali altamente performanti i quali possano migliorare in maniera sensibile le prestazioni del ciclista. Grazie a queste migliorie si è in grado oggi di produrre prodotti molto più traspiranti , elastici i quali assorbono in maniera più idonea le sollecitazioni durante la pedalata.

In un epoca nella quale l’eco-sostenibilità è un fattore sempre più rilevante, Dolomiti Pads è alla continua ricerca di materiali innovativi performanti che possano rispettare l’ambiente. E’ così che è nata l’esigenza di cominciare un processo di modifica delle proprie fasi produttive. Il tessuto poliestere nasce da un filo riciclato di precedenti produzioni rilavorato così da ottenere un tessuto mano pesca altamente performante e con colori brillanti. La produzione dei fondelli tradizionali con collanti e termoadesivi viene sempre più sostituita da produzioni con scarnitura, processo basato sul taglio della schiuma e non sull’ incollaggio di essa.. Così facendo possiamo diminuire la dispersione di gas nell’aria e ridurre le emissioni gas nell’ozono. Grazie alla collaborazione con un’azienda del nostro territorio, il materiale scarto viene ritirato e portato al macero per poter produrre imbottiture per un secondo utilizzo.